Dieta FODMAP e test di tolleranza di nuovi alimenti

2 agosto, 2021 ,

Se state seguendo una dieta a basso contenuto di FODMAP* saprete che c’è un protocollo molto preciso da seguire. Inizialmente si procede con la fase di eliminazione dei FODMAP, poi, una volta che i sintomi sono scomparsi, si continua con la fase dei test di reintroduzione seguendo un rigoroso protocollo, al fine di identificare le famiglie di FODMAP che provocano i sintomi. Infine, c’è la fase di mantenimento, durante la quale gli alimenti contenenti le famiglie di FODMAP ben tollerate vengono reintegrati nell’alimentazione di tutti i giorni per adottare una dieta il più possibile varia ed equilibrata.

È importante ricordare che le vostre tolleranze possono cambiare nel tempo.

Testare la propria tolleranza rispetto a nuovi alimenti

I test di reintroduzione sono di fondamentale importanza, perché ci permettono di individuare la famiglia o le famiglie responsabili dei nostri disturbi digestivi. Una volta che i test sono completati si può regolare la dieta al proprio livello di tolleranza, continuando a monitorare i sintomi.

Il problema è che la Monash University non ha ancora testato tutti gli alimenti, quindi ci possono essere alcuni cibi che vorreste aggiungere alla vostra dieta ma avete paura di farlo perché non conoscete il loro contenuto di FODMAP. Questo discorso è ancora più importante per i prodotti lavorati. Quindi cosa fare?

In realtà è molto semplice. Una volta che avete fatto i test di reintroduzione, tenendo sotto controllo i vostri sintomi con la vostra dieta più varia, potete testare la vostra tolleranza a cibi specifici non testati da Monash.

Il protocollo da seguire è lo stesso di quello della reintroduzione:

– Aspettate di non avere più alcun sintomo.

– Fate dei test per 3 giorni consecutivi:

Iniziate il giorno 1 con una piccola quantità (circa ¼ della porzione che prendereste normalmente) del cibo che volete testare. Fate attenzione a non includere nessun nuovo cibo allo stesso tempo.

Monitorate la vostra risposta ai sintomi nelle successive 24 ore.

  • Se non avete sintomi, aumentate il giorno 2 le quantità testate (circa ½ porzione di quello che mangereste normalmente) e anche il giorno 3 (la quantità di cibo che mangiate normalmente).
  • D’altra parte, se tra due test avvertite dei sintomi lievi o un po’ di disagio, potreste testare di nuovo la stessa quantità il giorno seguente, e valutare la vostra tolleranza alla ripetizione. Alla fine dei test potrete decidere se questi sintomi sono gestibili o meno. In questo modo conoscerete la vostra tolleranza e cosa aspettarvi quando mangiate questi alimenti.
  • Se in qualsiasi momento avvertite sintomi acuti, interrompete il test ed evitate per adesso quell’alimento. Potete rifare il test in un secondo momento per vedere se la vostra tolleranza è cambiata.

Un consiglio: Cercate di non stressarvi troppo immaginando i vostri potenziali sintomi prima delle prove di reintroduzione. Sarebbe un peccato provare dolore/disagio che non è realmente legato al cibo ma allo stress e all’ansia della sua reintroduzione.

Tenete a mente che l’obiettivo di tutto questo processo è quello di sentirsi bene e di essere in grado di mangiare con gusto la più ampia varietà di cibi possibile.

Se pensate che vi occorra un aiuto, le nostre nutrizioniste sono pronte a sostenervi nel vostro viaggio, per aiutarvi a variare la vostra dieta e a riprendere il controllo dei vostri sintomi.

*I FODMAP sono dei glucidi che fermentano nell’intestino, in parte responsabili dei sintomi nelle persone che soffrono di colon irritabile. Per maggiori informazioni, leggete quest’articolo.

Fonti

Monash University. 2016.  « Testing your tolerance to untested foods ». https://www.monashfodmap.com/blog/testing-your-tolerance-to-untested-foods/ [consultato 30 luglio 2021].

Autori

Jennifer Morzier
Dietista-Nutrizionista membro dell’Albo professionale dei dietisti-nutrizonisti del Québec (OPDQ) , Jennifer è specializzata sia in nutrizione sportiva che in problematiche gastrointestinali, tra cui la dieta FODMAP. Jennifer propone una visione semplice, efficace e pratica riguardo la pianificazione dei pasti quotidiani.

6 commenti a “Dieta FODMAP e test di tolleranza di nuovi alimenti”

7 aprile, 2022 Nicoletta disse:

Buongiorno, grazie per le sue spiegazioni. Avrei bisogno di sapere se durante la fase di eliminazione dei fodmap è possibile assumere dei fermenti lattici per migliorare il mirobiota che evidentemente non è in piena salute dato che soffro di gonfiore e distensione addominale. La ringrazio

Cinzia Cuneo
8 aprile, 2022 Cinzia Cuneo disse:

Buongiorno Nicoletta,
Durante la dieta FODMAP sarebbe preferibile non assumere fermenti lattici perchè non potrebbe più capire se i miglioramenti sono dovuti alla dieta o ai fermenti.

2 maggio, 2022 Nicoletta disse:

Buongiorno, data la sua gentilezza approfitto per chiedere ancora qualcosa. Sto applicando i menu contenuti nel libro La dieta fodmap. Tra i formaggi è previsto il consumo della mozzarella e del feta. Poichè non è specificato come per latte e yogurt che siano nella versione lactose free mi chiedevo se sono poveri di lattosio naturalmente o se il loro utilizzo è consentito perchè in piccole porzioni. Eventualmente è possibile utilizzate la versione italiana del feta, cioè il quartirolo? Grazie!

Cinzia Cuneo
2 maggio, 2022 Cinzia Cuneo disse:

Buongiorno Nicoletta, Fino a 40 g non c’è problemané per il feta né per la mozzarella. L’università Monash non ha testato il quartitolo e quindi non ci si può pronunciare.

29 ottobre, 2023 Elisa Martines disse:

Buonasera, posso assumere sottilette senza lattosio sotto i 38 grammi o no? i salumi e le fese di pollo/tacchino? il tonno in scatola? i prodotti affumicati? non mi è chiaro. grazie

Cinzia Cuneo
1 novembre, 2023 Cinzia Cuneo disse:

Buongiormo Elisa, Non c’è problema per le sottilette senza lattosio. Carne e pesce non contengono FODMAP ma bisogna fare attenzione alle possibili aggiunte mella lavorazione. Per esempio in certi insaccati a volte si aggiunge dell’aglio.

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