Il kombucha: elisir per la digestione e per la prevenzione del cancro ?

28 novembre, 2016 , ,

Sembra che ogni settimana appaiano sui mercati dei nuovi prodotti … Può risultare davvero difficile distinguere quali possano apportarci dei reali benefici e quali siano invece da evitare. Per risparmiarvi la fatica, vediamo assieme che cos’è il kombucha, quali sono le proprietà che gli vengono attribuite (e quali tra esse sono comprovate dalla scienza!), e le precauzioni da prendere se volete preparare il kombucha a casa vostra.

Il kombu-che?

Il kombucha è originario della Cina, dove viene consumato da più di 2000 anni. E’ il medico Kombu che lo fece conoscere oltre i confini della Cina, e da lui ha preso il suo nome. Questa bevanda è diffusa in numerosi Paesi dell’Asia e dell’Europa, e più di recente, in America.

Il kombucha è una bevanda fermentata che contiene solamente 3 ingredienti principali: zucchero, tè e lo scoby (Symbiotic Culture Of Bacteria and Yeast) a cui si aggiunge ovviamente dell’acqua e altri ingredienti facoltativi per dare più sapore.

Lo scoby, anche detto kombucha madre o fungo del tè, è di fatto una coltura simbiotica di diversi batteri e lieviti.

Si può preparare da soli il proprio scoby a partire da una bottiglia di kombucha. Per maggiori informazioni, vi invito a leggere questo articolo.

Fare il proprio kombucha a casa

Ecco la ricetta di base di tutti i kombucha (tratta da “The Kitchn” (in inglese)):

  1. Fare bollire dell’acqua, aggiungere lo zucchero e farlo disciogliere bene.
  2. Aggiungere qualche bustina di tè (di solito tè nero) e lasciare in infusione da 5 a 10 minuti.
  3. Togliere le bustine di tè dall’acqua, e lasciare raffreddare fino a raggiungere la temperatura ambiente.
  4. Aggiungere quindi la coltura (scoby) e versare il tutto in un ampio contenitore di vetro.
  5. Coprire con un canovaccio o della carta da cucina e lasciare fermentare da 6 a 10 giorni a temperatura ambiente. Una seconda coltura si formerà sopra a quella iniziale, è del tutto normale!
  6. Una volta trascorso il periodo di fermentazione, filtrare la miscela e conservare in frigo fino all’utilizzo. Il kombucha può essere conservato in frigorifero per qualche mese. Se notate che il sapore è cambiato, è meglio buttarlo.

Alcune considerazioni …

Se vi lanciate nella produzione del vostro kombucha, ci sono alcune cose che non dovete assolutamente fare. Prima di tutto, occorre evitare a tutti i costi i vasetti di ceramica. In effetti, la natura acida del kombucha può far sì che il piombo che si trova nella ceramica si trasferisca nel kombucha stesso. Ci sono stati alcuni casi di intossicazione da piombo, ma questo problema può essere facilmente evitato utilizzando un vasetto di vetro per la preparazione.

In secondo luogo, quando si prepara il kombucha a casa bisogna prestare una grande attenzione all’igiene. Le condizioni della fermentazione sono particolarmente propizie alla diffusione di batteri buoni, ma anche di quelli meno buoni. In condizioni non sterili (come a casa), il rischio di contaminazioni di batteri nocivi è incredibilmente maggiore.

E poi tutto finisce in aceto …

Occorre fare anche attenzione a non lasciare fermentare troppo a lungo la miscela di kombucha. Una fermentazione di più di 14 giorni trasforma la miscela in aceto e può avere degli effetti negativi sul corpo se bevuta in grande quantità.

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Autori

Jef L'Ecuyer
Nutrizionista/dietista, membro dell'OPDQ e dei Dietisti del Canada, Jef propone una visione semplice, efficace e pratica riguardo la pianificazione dei pasti quotidiani.

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