Tanti tipi di fame

19 febbraio, 2020 , ,

Esistono tanti tipi diversi di fame, o, meglio, esistono tante motivazioni diverse che ci portano a ricercare cibo.

Che cosa vi viene in mente?

Forse, in primis, molti pensano alla noia: quando si è casa, sul divano o alla scrivania, arriva sempre quel momento in cui, non sapendo bene che fare o non avendo troppa voglia di studiare o di lavorare, si cerca un diversivo. E quale migliore diversivo, se non quei biscotti comprati ieri? Senza accorgersene, se ne mangia mezzo pacchetto e, poi,…ecco i sensi di colpa!

Altro motivo, è la stanchezza: a quanti di voi è capitato di attraversare periodi di lavoro intenso, durante i quali l’unico modo per sopravvivere sembra quello di mangiare in continuazione, soprattutto cibi altamente energetici? Ebbene, effettivamente quando si è troppo stanchi, il corpo chiede più energia per poter funzionare e, in particolare, richiede cose semplici da degradare e veloci da utilizzare: dolci, pane e pasta.

Lo stress! Forse avrei dovuto metterlo al primo posto. Quando si è nervosi, si tende a sfogare la tensione mangiando. Effettivamente, molti alimenti (in particolare quelli ricchi di triptofano) sono in grado di portare a un temporaneo stato di rilassamento e benessere. Andarli a ricercare è fisiologico; abusarne…un po’ meno!

La golosità non è da sottovalutare: tantissimi pazienti mi raccontano di non saper resistere ai dolci, alla pizza, alle patatine,… E’ qualcosa di irresistibile, incontrollabile, inarrestabile e non c’è ragionamento, talvolta nemmeno l’importante obiettivo che essi stessi si sono dati, cioè la perdita di peso, che li possa far desistere. E chi ci riesce lo fa con una fatica non da poco.

Infine, la fame: è raro che si senta davvero fame. Il più delle volte si avverte appetito. La differenza tra fame e appetito? La fame è un evidente bisogno di mangiare per carenti risorse energetiche e per bisogni nutrizionali imminenti; l’appetito è rivolto sempre a un prodotto particolare, come se fosse una voglia, e ha un non so ché di godereccio. Per capire se di fame o di appetito si tratta (o di noia), fatevi sempre la domanda: “Mangerei una mela?” Se la risposta è no, allora non si tratta di fame e, se il vostro obiettivo è quello di perdere peso o di avere un’alimentazione equilibrata…non mangiate o, piuttosto, mangiate una mela!

Insomma, abbiamo capito che ci sono tanti motivi che ci portano a mangiare e, sicuramente, la soddisfazione che se ne trae rinforza certi comportamenti e meccanismi, per cui diventa difficile liberarsene. A volte si riuscirà a resistere, a volte no, ma l’importante è essere consapevoli del perché si sta mangiando.

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Autori

Antonella Giordano
Ha una laurea specialistica in Biologia del comportamento (Università di Firenze), un master universitario di II livello in Alimentazione ed Educazione (Università di Bologna) e una laurea specialistica in Scienze dell'alimentazione (Università di Genova). E’ membro dell’Ordine dei Biologi (ONB) dal 2013 e socia SINU. Appassionata di tematiche di psico-nutrizione, il suo obiettivo è quello di far trovare un equilibrio e un rapporto sano e corretto con il cibo e con il proprio corpo, non dimenticando mai che la scelta di quello che mangiamo è un atto importante per noi stessi, per chi ci circonda e per il mondo che ci ospita.

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