FODMAP in alimenti lavorati: trovarli in 3 mosse

19 agosto, 2021 ,

Quando si segue una dieta a basso contenuto di FODMAP*, alcuni alimenti dovrebbero essere evitati o mangiati solamente in determinate quantità. Usando le nostre tabelle o l’applicazione Monash è facile identificare quali singoli alimenti evitare, come ad esempio il miele, la pasta di grano o i fagioli bianchi. Le cose però si fanno più complicate quando si tratta del contenuto di FODMAP in alimenti lavorati, come barrette di cioccolato, pane, cereali per la colazione, ecc. In questo caso bisogna saper interpretare le liste degli ingredienti, ma farlo può risultare complicato.

Ecco 3 semplici regole da seguire per leggere correttamente le etichette

  • Preferite gli alimenti non lavorati

Questo è un consiglio valido per tutti, non solo per chi segue una dieta a basso contenuto di FODMAP. Più si sceglie di seguire un’alimentazione povera di cibi lavorati e composta da cibi integrali, maggiore è la probabilità di restare in salute. Nella nostra dieta quotidiana è importante privilegiare gli alimenti freschi, come frutta e verdura fresca o congelata, uova, carne, pollame, pesce, frutti di mare, noci e semi, legumi, riso, latte, yogurt senza zucchero, erbe aromatiche… Inoltre seguendo questo consiglio non sarà necessario leggere le etichette!

  • Trovate i FODMAP nascosti

In genere leggendo la lista degli ingredienti è molto facile sapere se l’alimento selezionato contiene FODMAP, ma a volte le etichette possono contenere parole che non siamo abituati a vedere, come: inulina, fruttosio, isomalto, polidestrosio… Per aiutarvi a decodificare i FODMAP nascosti vi invito a leggere questo articolo.

  • Fate attenzione all’ordine degli ingredienti

È bene ricordare che le etichette degli alimenti elencano gli ingredienti in ordine di quantità decrescente nel prodotto. Il primo ingrediente sarà quindi quello presente in maggior quantità, mentre l’ultimo ingrediente sarà presente in quantità trascurabile. Pertanto, se un ingrediente ricco di FODMAP è elencato come uno dei primi ingredienti sull’etichetta, si può considerare quel cibo come ad elevato contenuto di FODMAP.

Leggere un’etichetta può richiedere un po’ di tempo, ma una volta acquisita questa conoscenza è molto utile, e si può facilmente capire se un determinato cibo è ricco di FODMAP oppure no. Inoltre, una volta effettuate le prove di reintroduzione e identificate le famiglie problematiche, vi sarà più facile selezionare i prodotti adatti alle vostre tolleranze. Se avete dei dubbi su un prodotto che volete introdurre nella vostra dieta, vi invito a leggere questo articolo.

Speriamo che queste spiegazioni vi aiutino a trovare il contenuto di FODMAP in alimenti lavorati. Se siete interessati ad adottare una dieta a basso contenuto di FODMAP e avete bisogno di un accompagnamento, le nostre nutrizioniste sono qui per aiutarvi. Offriamo anche dei menu a basso contenuto di FODMAP.

*I FODMAP sono dei glucidi che fermentano nell’intestino, in parte responsabili dei sintomi nelle persone che soffrono di colon irritabile. Per maggiori informazioni, leggete quest’articolo.

 

Autori

Jennifer Morzier
Dietista-Nutrizionista membro dell’Albo professionale dei dietisti-nutrizonisti del Québec (OPDQ) , Jennifer è specializzata sia in nutrizione sportiva che in problematiche gastrointestinali, tra cui la dieta FODMAP. Jennifer propone una visione semplice, efficace e pratica riguardo la pianificazione dei pasti quotidiani.

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